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Storie di censura nell’Iran contemporaneo

Dialoghi con Azam Bahrami

MAU – Museo d’Arte Urbana, venerdì 16/11/2018 dalle 18.30 alle 20.30

“Vieni, ho qualcosa da dirti” è la frase di rito che viene pronunciata dai funzionari della censura ad artisti, intellettuali, persone di cultura, nell’Iran contemporaneo.

Una frase che presuppone la presenza dell’autore nell’Ufficio governativo che chiederà spiegazioni su alcuni aspetti di un’opera, siano essi passaggi letterari, immagini, frame di film.

Una frase che a volte è l’anticamera della scomparsa fisica dell’autore.

Quali sono i meccanismi attraverso i quali la censura interviene sulla produzione artistica e culturale iraniana?

Quali sono le forme di “autocensura” istintiva alle quali le donne e gli uomini di cultura nell’Iran contemporaneo si assoggettano, consapevolmente o inconsapevolmente prima di rilasciare i propri lavori?

Nell’incontro con Azam Bahrami, giornalista e scrittrice iraniana da anni residente in Italia, una carrellata di case histories e di esempi pratici su cosa significhi la censura oggi.

Sostenitori istituzionali : Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Circoscrizione 6 Comune di Torino
Sponsor tecnici : OIKOS Colore e Materia per l’Architettura, Fiammengo Federico srl
Direzione Artistica della Galleria del MAU : Daniele D’Antonio e Edoardo Di Mauro
Partner : Associazione Tribù del Bad Night Cafè/Cabina dell’Arte Diffusa, Officine Brand www.officinebrand.it, Galleria Campidoglio www.galleriacampidoglio.it
Info : 335 6398351 info@museoarteurbana.it www.museoarteurbana.it

https://www.facebook.com/events/2102931633370128/

 

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Vieni per alcune spiegazioni : storie di censura nell’Iran

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