All’interno progetto condiviso di FO-TO

Archiviare il presente

 

PROPAGANDA  !

Mostra di Daniele D’Antonio

3/5/2019 – 3/6/2019

 

Il dibattito quotidiano su importanti notizie, opinioni, tendenze oggi sui social è amplificato con la veemenza della discussione al Bar Sport di un tempo, ma con una vita di poche ore o giorni.

Cosa resterà nella memoria futura di queste discussioni appassionate?

Abbiamo provato a metterci negli occhi dell’osservatore di un domani a venire, per riprendere i temi del quotidiano da un punto di vista più distaccato.

Per farlo, si è scelto di utilizzare come strumento espressivo gli stili delle propagande di varia estrazione e nazionalità del passato che ancora oggi osserviamo con interesse, ma spesso più per la forma che per i contenuti.

L’osservatore del futuro reagirà allo stesso modo sulle importantissime questioni basate sul nulla del 2019?

 

Referente culturale

Daniele D’Antonio

 

Referente segreteria tecnica

Daniele D’Antonio

 

c/o MAU – Museo d’Arte Urbana

 

La Cabina dell’Arte Diffusa presenta

PROPAGANDA !
di Daniele D’Antonio

mostra nell’ambito del progetto condiviso ARCHIVIARE IL PRESENTE per FO.TO 2019

@ MAU Museo di Arte Urbana, via Rocciamelone 7/c , Torino

03/05/2019 – 03/06/2019

 

PREVIEW : 3 maggio, ore 15.00 – 17.00
INAUGURAZIONE: 10 maggio, ore 18.30-21.00

Orari apertura: Lunedì 15-19, altri giorni su appuntamento

 

COMUNICATO STAMPA

 

Il dibattito quotidiano su importanti notizie, opinioni, tendenze oggi sui social è amplificato con la veemenza della discussione al Bar Sport di un tempo, ma con una vita di poche ore o giorni.

Cosa resterà nella memoria futura di queste discussioni appassionate?

Daniele D’Antonio ha provato a mettersi negli occhi dell’osservatore di un domani a venire, per riprendere i temi del quotidiano contemporaneo da un punto di vista più distaccato.

Per farlo, ha scelto di utilizzare come strumento espressivo gli stili delle propagande di varia estrazione e nazionalità del passato che ancora oggi osserviamo con interesse, ma spesso più per la forma che per i contenuti.

L’osservatore del futuro reagirà allo stesso modo sulle importantissime questioni basate sul nulla del 2019?

La mostra si presenta come una collezione di documenti presentati nella più classica delle forme della propaganda di tutti i tempi, di qualsiasi natura: i manifesti destinati all’affissione.

Ecco quindi che vengono riproposti alcuni dei temi contemporanei attualmente sul piatto del dibattito collettivo a tutti i livelli: dal gender, al politicamente corretto, dalle grandi opere alla ecosostenibilità, dagli abusi sui minori alla esaltazione dello storytelling del food e così via.

I messaggi contenuti nelle opere, condivisibili o meno, possono diventare elemento di secondo piano, trascurabile concentrandosi esclusivamente sul piano estetico dell’opera?

Le immagini della mostra vengono rese partendo dalla fotografia, elemento fondamentale, in quanto viene proposta in prima assoluta come partecipante alla kermesse fotografica FO.TO. 2019 del Museo Ettore Fico, nell’ambito del progetto condiviso Archiviare il Presente, per essere fortemente manipolate, rivisitate e riproposte secondo i canoni stilistici della/delle propagande di epoche passate, con un excursus stilistico-temporale che solletica il futurismo del ventennio, la propaganda sovietica d’antan, la Bauhaus, il dopoguerra italiano e i movimenti di protesta postsessantottini.

 

Contatti:Daniele D’Antonio 348 4500461

lacabinadellartediffusa@gmail.com
via Rocciamelone 7/c – Torino

 

https://www.facebook.com/events/602317213604403/

Sostenitori istituzionali : Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Circoscrizione 6 Comune di Torino, Comune di Torino Settore Tempo Libero
Sponsor tecnici : OIKOS Colore e Materia per l’Architettura, Fiammengo Federico srl
Direzione Artistica della Galleria del MAU : Daniele D’Antonio e Edoardo Di Mauro
Partner : Associazione Tribù del Bad Night Cafè/Cabina dell’Arte Diffusa, Officine Brand www.officinebrand.it, Galleria Campidoglio www.galleriacampidoglio.it
Info : 335 6398351 info@museoarteurbana.it www.museoarteurbana.it

Nell’ambito di una serie di proposte legate all’edizione 2019 di Fo.To, grande kermesse fotografica che si tiene a Torino nel mese di maggio, con una seconda puntata ampliata ed arricchita di contenuti, su idea originaria del Museo Ettore Fico, a cui il Museo d’Arte Urbana collabora sostenendo i progetti elaborati da Daniele D’Antonio e dalla Cabina dell’Arte Diffusa  e dallo Studio di Roberta Toscano si evidenziano una serie di temi comuni, come il vero o presunto dualismo analogico/digitale, e la preservazione della memoria tramite l’immagine..

Riprendendo alcune riflessioni del testo appena licenziato per la mostra e relativo workshop “Ibridazioni” ho citato il pensiero di uno dei più lucidi teorici della fotografia come Claudio Marra, la cui tesi di fondo , che mi sento di condividere, si affratella elettivamente alla nota disputa tra “apocalittici” ed “integrati” così opportunamente stigmatizzata da Umberto Eco nei primi anni Sessanta, agli albori della comunicazione tecnologica. Il passaggio tra analogico e digitale non determina la morte del primo, in virtù della apparente maggiore facilità di uso e di diffusione del secondo

Scrivo ancora : “In realtà, a partire dalle avanguardie storiche, la fotografia tradizionale ha introdotto tecniche di manipolazione , soprattutto in ambito Dada e Surrealista, che il digitale ha solo agevolato. Dall’altro verso l’analogico era visto come custode della memoria. Ma con il digitale questa possibilità di archiviazione dell’immagine si è decisamente amplificata.

Considerando anche che, da un punto di vista formale e percettivo, siamo ancora ed inevitabilmente all’interno di una schema di inquadramento quadrangolare dello spazio, constatiamo che il problema in realtà non si pone, se non nei termini di un grande ampliamento delle possibilità e della velocità di riproduzione del reale, al di là della sua successiva manipolazione”.

Il tema della memoria e della citazione appare centrale nel titolo e nelle opere della mostra di Daniele D’Antonio “Propaganda!”, inserita a sua volta nel progetto “Archiviare il tempo” di Daniela Giordi.

La recente fotografia di un Buco Nero dell’Universo, oltre a corroborare le tesi di Albert Einstein e Stephen Hawking, qualora se ne sentisse il bisogno, ha ribadito l’aleatorietà del concetto di tempo ed il legame indissolubile e necessario tra passato e presente, unico tramite per tratteggiare un possibile futuro.

L’avanguardia artistica, non solo quella novecentesca, dove si sono distinte le poetiche, in apparenza opposte in realtà complementari di De Chirico e Duchamp, ha periodicamente avvertito il bisogno di trarre icone , ricordi e suggestioni dall’immensa banca dati costituita dalle immagini e dalle vestigia della storia dell’arte.

Daniele D’Antonio è uno sperimentatore delle tecniche digitali, che adopera con consapevolezza sfruttandone al meglio le infinite possibilità combinatorie, per costruire un progetto di forte impegno sociale, simboleggiato tramite il ricorso all’ironia ed al paradosso.

Con “Propaganda” abbiamo una stimolante corto circuito tra cartelloni e slogan del Novecento, ispirati sia alla dimensione del totalitarismo europeo, che a campagne elettorali dai toni lugubri, ultimativi e, ai nostri disincantati occhi, addirittura divertenti, come quella che in Italia, in piena guerra fredda, contrappose il Fronte Popolare alla Democrazia Cristiana, e la loro nuova contestualizzazione in uno scenario di iconografia contemporanea, dove i ruoli e le funzioni si invertono in ossequio allo spirito del tempo che, più che difenderci da nemici e da complotti esterni, dovrebbe occuparsi di preservare il livello di civiltà faticosamente raggiunto, ed il rispetto dei diritti civili.

Edoardo Di Mauro, aprile 2019

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PROPAGANDA !

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