Il Sindaco Piero Fassino allievo dell’Istituto Sociale dei Gesuiti quando era a “Villa Tesoriera” (1964-1975)
La “Busiarda”
“Alfredo Schiavi Titolo bugiardo… Il cancello di corso Francia fu aperto dal custode (ora defunto) dietro nostra richiesta ed assenso di monsignor Enriore… Ho testimoni da vendere… La Stampa ha poi rettificato… Per essere chiari… Non era un comitato ma la 5.a sezione del PCI di via Invorio…
La cronaca è tutta falsa… il cancello era quello principale di corso Francia… Eravamo oltre 500… e l’altoparlante che chiedeva il rispetto del verde era gestito dal sottoscritto… Nessun cancelletto laterale esisteva se non all’angolo di via Domodossola con corso Francia… Già allora La Stampa era chiamata dai torinesi “La Bugiarda”… Vero?
Don Enriore (poi diventati amicissimi) non fu mai contestato da alcuno… Certo lui sosteneva i Gesuiti da essi delegato. Era una persona ragionevole e capiva il problema. Ci “regalò” per un mese 14.000 mq. antistanti l’ingresso di corsoFrancia… ma era un po’ poco per i cittadini che premevano per quel mese deciso da lui e da noi organizzatori… e poi ancora un pezzo sino alla fontana… e poi la villa… e poi tutto… Niente tragedie o rottura di un filo d’erba. Eravamo coscenti di fare una cosa seria ed a favore della cittadinanza tutta… e ci riuscimmo… e dopo 46 anni voglio ringraziare a nome dei miei compagni deceduti e presenti la cui memoria è anche un po’ labile tutti i cittadini (donne, bambini e uomini) che quella notte “conquistarono” un pezzo di verde… E’ stata una vittoria loro… noi della 5.a PCI di via Invorio eravamo l’avanguardia che si apriva ad un grosso fronte… tutti i cittadini di Parella e di Torino…
Il problema non era il cancello chiuso alle 23 quando arrivammo con i cittadini in maglietta, pigiama e torso nudo… Era come entrare con l’impianrto di diffusione Geloso… non potendo con il Maggiolino di Costanzo Pastore… Allora Chiambretti Euclide (deceduto due anni fa)si prese i due altoparlanti e se li issò sulle spalle e con l’uscita voce alla nuca… Virgilio Bari, vivente, la scatola di trasmissione… Franco Cocito, vivente, la batteria… io il microfono con cui “guidavo” la colonna di cittadini entrati dopo l’apertura… invitandoli (…e qui La Stampa, per caso, è sincera) nel percorrere i sentieri e rispettare il verde dei giardini, le piante ed i fiori… e discutemmo con don Enriore e il presidente del Circolo La tesoriera… Alla una di notte si sciogliemmo per poi ritrovarci la sera dopo alle 21 in corso Montegrappa angolo corso Francia dove i Vigili Urbani bloccarono il traffico per l’enorme numero di cittadini giunti da Parella e da molti quartieri di Torino… La questura parlò di oltre 3.000 persone… e per oltre un mese tutte le sere dentro con chitarre e fisarmoniche a cantare e ballare… Ecco la storia della “conquista” pacifica del Parco della Tesoriera di Torino… nel giugno del 1969… Avevo 43 anni… ora più del doppio e tra 6 mesi i 90…”
Un grazie alla memoria di ferro del Signor Alfredo Schiavi!
SITOGRAFIA
http://istitutosociale.it/chi-siamo/cenni-storici/
https://www.museoarteurbana.it/en/il-parco-la-tesoriera-negli-articoli-de-la-stampa-1935-1999/
https://www.facebook.com/groups/551412881624408/permalink/840056162760077/