Prima opera realizzata da Accademia Albertina e MAU per il FISAD
(Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e di Design)
Opera : “Il contorsionista” (2015) Viktorija Boguslavska ed Antonio Filippini / Rocciamelone 15 – MAU Museo d’Arte Urbana – Torino
Nel 2015 l’Accademia Albertina di Belle Arti ha organizzato la prima edizione del FISAD Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e di Design
Il tema, in virtù della sua piena attinenza con le arti visive, e dell’Anno Europeo dello Sport, celebrato a Torino nello stesso periodo, è stato il “Senso del Corpo”.
Vicktorija Boguslavska ed Antonio Filippini, studenti della Scuola di Pittura di Giuseppe Leonardi e Laura Valle, hanno elaborato un progetto visivo dal titolo “Il contorsionista”
“Il contorsionista”
La scatola, la macchina, o semplicemente il corpo guidato dal pensiero, dalle idee, dall’anima.
Molto spesso il corpo umano viene percepito e vissuto nei suoi limiti di contenitore, viene sfruttato
soltanto il necessario per sopravvivere. Come in tutti gli ambiti, così anche nello sport, il
regno della manifestazione del corpo, ci sono persone che cercano di testare fin dove si può spingere
il loro fisico, persone curiose, forti, determinate. Queste persone possono essere considerate
anche gli artisti. Degli esploratori curiosi di andare oltre. Persone che per qualche ragione hanno
deciso di non accontentarsi della constatazione dei loro limiti fisici e spirituali ma che hanno
compreso che nel corpo ogni senso può essere sviluppato e superato. Con la nostra opera muraria
non vogliamo rimanere relegati nei cinque classici sensi. Vogliamo esplorare quei sensi che
non vengono dati per scontati, i sensi intesi come sviluppo del corpo e del pensiero attraverso
le pratiche artistiche della determinazione, del lavoro, della persistenza. Vogliamo trattare temi
quali l’equilibrio, il movimento, la flessibilità come risultati del superamento dei limiti del corpo e
unione di tutti i sensi tesi alla ricerca di una perfezione ideale, di unione tra spirito e corpo. Come
scrisse Ignazio Silone nella sua opera teatrale, tratta dal romanzo Pane e vino: “L’uomo non esiste
veramente che nella lotta contro i propri limiti”. Così, la nostra opera murario dal titolo “Il contorsionista”,
sarà un’ode all’uomo, un essere vivente unico in continua ricerca e trasformazione.
L’opera, prodotta dall’Accademia Albertina e dal Museo d’Arte Urbana, è collocata su una parete di via Rocciamelone 15
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