Giovedì 31 Ottobre, ore 16.
Quanto si può essere autenticamente rivoluzionari e contemporaneamente sinceramente popolari oggi?
Siamo in grado di discernere l’autentica innovazione in qualsiasi campo, dalle astute operazioni di marketing o dalla fuffa rielaborata?
Le masse, le masse, dove sono, cosa fanno, sono vive o ridotte ad automi dalle poche semplici funzioni all’occorrenza rapidamente resettabili ?
Quanto siamo distanti e diversi da quel decennio del secolo scorso che produsse nell’arte tutta, capolavori e geni che ancora oggi ammiriamo?
Giunge alla sua sesta edizione la mostra degli “invisibili”: gli artisti che sono collocati, volenti o nolenti, al di fuori del sistema dell’arte che, nei primi giorni di novembre, ogni anno celebra se stesso durante la settimana dell’arte contemporanea a Torino, in un turbinìo di locations esclusive, popolo-massa, celebrità, grandi soldi per pochi eletti dell’elìte e poche etoiles, tanta fuffa, scarpe lucide e decolletes, femmine pittate e signori ‘ncrauattat’.
Come ogni anno, e quest’anno è il sesto, nel giorno e nell’ora dell’esclusiva inaugurazione rigorosamente ad inviti della fiera che raduna le più importanti gallerie del mondo e milionaia di spettatori paganti e profani, dall’altra parte della città, alla Cabina dell’arte Diffusa di Piazza Peyron, la mostra degli invisibili, della durata di un’ora soltanto, con visita guidata ed accesso libero.
Quest’anno la consueta visita guidata lungo la mmostra è affidata a LELE ROMA, testimonial e testimone d’eccezione dell’epopea e dell’epica pop torinese e non solo, che ci accompagnerà tra i riferimenti dell’epoca e le riflessioni degli artisti in mostra.
Siamo tornati per voi, pecoroni.
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