Gelati Chiavacci
StampaSera 21/07/1964 – numero 162 pagina 2
Stroncato da un infarto l’industriale Chiavacci
L’improvvisa morte di Angelo Chiavacci, a soli 47 anni, ha destato viva emozione nell’ambiente Industriale dell’Italia settentrionale. Angelo Chiavacci, in molti anni di duro lavoro, era riuscito a creare una potente organizzazione nel campo dei gelati. Aveva cominciato a lavorare giovanissimo alutando il padre, Augusto, proprietario di un modesto chiosco in corso Re Umberto angolo via Cristoforo Colombo. Si era nel 1930; Angelo Chiavacci andava anche a casa dei clienti a portare caldarroste. Durante il conflitto un bombardamento aveva distrutto la piccola impresa che i due avevano iniziato in via Cibrario. L’attività era ancora sotto forma artigianale in un bar con laboratorio di corso Sommeiller quando Augusto Chiavacci a 63 anni mori per infarto. Un anno dopo il figlio fondava la società, in accomandita semplice dando inizio alla produzione dei gelati su scala industriale. In questi ultimi anni, avendo ormai raggiunto il successo. Angelo Chiavacci aveva rallentato il ritmo di lavoro concedendosi un po’ di riposo. Giocava a tennis, era appassionato di fotografia, godeva di un’ottima salute. Domenica era solo in casa con la maggiore delle sue quattro figlie, Silvia di 10 anni che sta sostenendo gli esami di maturità classica, con lei avrebbe raggiunto poi la famiglia al mare. Si è sentito male al mattino. E’ accorso il medico di famiglia che gli ha somministrato qualche cardiotonico. Alle 19 una seconda crisi lo ha fulminato. Oggi alle 16 si svolgeranno i funerali.
La
Ditta Chiavacci nacque a Torino nel 1963 ed ebbe una vita breve ma intensa. Ricordo il biscotto Novellino, lo Scozzese e lo Scozzesino con la coppetta bigusto da 50 e 100 lire che recavano l’immagine del tartan e anche l’innovativo stick giallo, lievemente ricurvo, alla Banana. La crisi inizio’ nei primi anni ’80 dopo il boom del decennio precedente e terminò nel 1989 con la chiusura dell’azienda.
Stabilimento Yogurt Stepanian
Lo yogurt in passato era commercializzato come un lassativo disinfettante dell’intestino. La “batterioterapia lattica” era una terapia a base di latte yoghurtizzato, frutto di anni di studio del Dott. Nishan Der Stepanian, intraprendente armeno (romeno?), che nel 1913 aprì a Torino un laboratorio specializzato in fermenti lattici.
La scatola di latta conteneva 100 g di fermenti lattici con vitalità garantita un anno. Essi potevano essere assunti “nature”, per preparare il latte yogurtizzato oppure, seguendo le istruzioni accluse nella scatola, poteva servire per preparare il vero yogurt. Ecco la foto della scatola:
Misura 5,5 cm x 5,5 cm x 10,5 cm di altezza. La data di produzione riporta “marzo 1939”. I Laboratori di Fermenti Lattici del Dott. Nishan Der Stepanian erano siti in via Nicomede Bianchi, poi in Corso Regina Margherita 73. La scatola era bilingue, sia italiano, sia francese. Probabilmente la sede di Torino serviva anche la Francia meridionale.
Lo Stabilimento di via Nicomede Bianchi produceva sin dagli anni 1930, l’omonimo yogurt, che veniva acquistato poi al dettaglio (p.e. dal “marghè” di via Salbertrand, con la bottiglia di “tappo rosso”)
[I Der Stepanian in Italia : i cinquant’anni del yogurt Dott. Der Stepanian / Beatrice Yeretzian. – Torino : Yeretz, 1963. – 22 p. : ill. ; 21 cm
Dove lo trovi
Collocazione: OPTG.1147]
buongiorno, volevo sapere, per cortesia se è possibile reperire i fermenti del dr. Stepanian o gli yogurt e se si dove posso trovarli. Vi ringrazio molto ed auguro una buona giornata Graziella
Non che sia a nostra conoscenza. Buona giornata
Sarebbe interessante sapere di che batteri si trattava perché il gusto era tipico dolce e gradevole e non l’ho mai più incontrato .
Ricordo lo yogurt in una bottiglia con scritta e tappi rosso.
Ero bambino, anni 70.
Sto preparando un viaggio in Armenia e ho ricordato questo nome
Penso fosse molto diffuso a Torino
Sono nata nel 1954. Alla fine degli anni ’50 (o inizio ’60?) comparve dal mio lattaio di Vercelli il primo yogurt “Dr. Der Stepanian”. Lo rivedo come fosse oggi: in un boccetto di vetro sfaccettato, scritta verde e tappo verde in alluminio. Era una squisitezza acidula a cui aggiungevamo un po’ di zucchero, ed era una novità commerciale assoluta.
buongiorno, esiste qualche altro libro che menzioni altre informazioni riguardanti il dottor Stepanian? grazie!
Non ci risulta
Buongiorno a tutti,
Mi ricordo che la prima volta in vita mia che ho visto ed assaggiato lo yogurt fu al Parco Ruffini, c’era un camion promozionale dove regalavano a scopo promozionale i vasetti per farlo assaggiare.
Potrebbe essere stato all’incirca verso il 1964 e la marca poteva essere Yomo o appunto quello del dottor Stephanian.
Sto scrivendo un libro, qualcuno è così gentile da ricordarsi e da potermi aiutare ?
Grazie
Mi ricordo perfettamente i gelati Chiavacci ero ragazzino, quando ho avuto la fortuna di visitare la ditta, non ricordo la via ma ricordo che era una traversa di corso Peschiera dopo Milanesi Sport , quello che ricordo era una via alberata,
Non so’perché quei gelati mi piacevano più degli altri