Venerdì 20 settembre 2019, dalle 18.30 alle 21.30, si inaugura, pressa la Galleria del Museo d’Arte Urbana via Rocciamelone 7 c Torino, la mostra di Gianni Maria Tessari “Appunti sulla Libertà – Fuori e Dentro”, a cura di Edoardo Di Mauro e Daniele D’Antonio.
Fino al 2 ottobre lunedì ore 17.00-19.00 o su appuntamento
Sostenitori istituzionali : Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Circoscrizione 6 Comune di Torino, Comune di Torino Settore Tempo Libero
Sponsor tecnici : OIKOS Colore e Materia per l’Architettura, Fiammengo Federico srl
Direzione Artistica della Galleria del MAU : Daniele D’Antonio e Edoardo Di Mauro
Partner : Associazione Tribù del Bad Night Cafè/Cabina dell’Arte Diffusa, Officine Brand www.officinebrand.it, Galleria Campidoglio www.galleriacampidoglio.it
Info : 335 6398351 info@museoarteurbana.it www.museoarteurbana.it
La dimensione pubblica è quella in cui attualmente l’arte riscopre la sua dimensione didattica ed etica.
Parole che ben si abbinano alla dimensione di ricerca di Gianni Maria Tessari, autore con cui mi sono varie volte confrontato fin dagli anni Novanta.
Così scrivevo di lui nel 2007 con considerazioni a tutt’oggi valide: “Gianni Tessari pittore lo è certamente, anche se, nel corso della ormai lunga carriera, la sua irrequieta creatività lo ha portato ad operare nell’ambito della sperimentazione musicale e, attualmente, della ricerca video. Scrivevo di lui nell’ormai lontano 1995: “il linguaggio di Tessari è quello di un’astrazione vorticosa,vitale e tesa a conquistare nuove frontiere di un’arte che, per rinnovarsi, non può certo dimenticare il suo passato”. In quegli anni Tessari era impegnato in un’operazione di matrice tendenzialmente aniconica tesa verso un’immagine organicista. Il suo impianto formale si è poi gradualmente ricomposto in una figurazione resa con rigore spaziale vicino al geometrismo, un razionalismo dove la rigidità dell’angolo retto è curiosamente contraddetta e sapientemente integrata dall’immissione di aspetti iconici vicini ad una poetica dal sapore espressionista ; un espressionismo, per intenderci, aggiornato sulla lunghezza d’onda dell’estetica del nuovo millennio. Le immagini di Tessari sono ispirate alla più immanente quotidianità fatta di turbolenze e frenetica volontà di affermazione, periferie alienate, fredde architetture post industriali. Queste strutture urbane asettiche e totalizzanti si confrontano con l’opposizione di figure umane esili ed allungate, impegnate nel tracciare graffiti di un alfabeto antagonista, simbolo di una creatività restia all’arrendersi, della rivendicazione di una individualistica personalità nemica di un intruppamento nelle fila della comunicazione globalizzata. Lo stile di Tessari si mantiene sul filo di una contemporaneità evocata, una sorta di omaggio alla pittura “magica” e metafisica del Novecento, e per questo è davvero in grado di colpire l’attenzione e la sensibilità, di indurre alla riflessione.
Tessari è da sempre artista riflessivo e conscio del ruolo che l’arte deve ritagliarsi nel sociale, senza però limitarsi, come troppo spesso è avvenuto dagli anni Novanta in poi, ad una stanca e patinata citazione di situazioni che caratterizzarono una fase irripetibile di impegno militante, come quella intercorsa tra gli anni Cinquanta e Settanta.
L’attuale fase della ricerca dell’artista veneto-torinese è del tutto sintonica a quella dimensione pubblica di cui parlo in apertura.
Tessari adopera la pittura come il più idoneo dei linguaggi concettuali, con uno stile diretto che coglie il senso di disagio esistente in questa infinita dimensione “liquida” che la nostra società sta attraversando.
Il tema della Libertà, oggetto di questa personale dal titolo “Appunti sulla Libertà-Fuori e Dentro” presso la Galleria del Museo d’Arte Urbana, integrata da una vetrina curata da Fausta Bonaveri presso il Petit Point Poétique, sito in corso Vittorio Emanuele 59, vicino Porta Nuova, è ben tratteggiato da una frase giunta all’autore, e da lui tradotta in opera : “La libertà è rivendicare il proprio spazio vitale sapendo comprendere le ragioni degli altri.”
Il “Fuori e Dentro” evocato da Tessari si riferisce alla prassi del Museo d’Arte Urbana di portare il linguaggio del contemporaneo fuori dagli spazi consueti, per porlo in relazione con l’ambiente urbano in una logica didattica di confronto e di condivisione con i cittadini, abbinata alla necessità di condurre una pratica della libertà che, per porsi con concretezza in un ambiente incerto e sofferente come quello attuale, deve scaturire da una attitudine di comportamento individuale coerente, che coniughi la consapevolezza interiore con le azioni della quotidianità.
Edoardo Di Mauro, agosto 2019
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